Le origini di Anguillara Sabazia
Arrivando da Roma in auto, treno o bus, la prima cittadina del lago che incontriamo è Anguillara Sabazia. Alcuni studiosi la identificano con l'etrusca Sabate, sulla sponda meridionale del lago che da essa prese il nome di Sabatino, poi Bracciano. Ma già nel Neolitico nel suo territorio si era insediato un villaggio palafitticolo, scoperto in località La Marmotta: gli scavi hanno fatto rinvenire due piroghe lignee datate addirittura al 5500 a.C.! Si tratta delle più antiche imbarcazioni conosciute in Europa, oggi ospitate nel Museo Pigorini di Roma.
Non lontano da qui sono tuttora in corso gli scavi, della Villa romana dell'Acqua Claudia, un grandioso complesso di epoca tardo repubblicana costruito intorno all'acqua, visitabile dall'esterno. Ad esso conduceva da Roma la strada romana Clodia, tracciata, alla fine del III sec. a.C., su antichi percorsi etruschi. E' possibile vederne alcuni tratti originali in località Cancelli e lungo la via Mainella, da dove si diparte un diverticolo che conduce al complesso noto come Mura di S. Stefano (II sec. d.C.), una villa rustica romana riutilizzata nel medioevo come domus culta.
In pieno centro storico si trova l'area archeologica di Piazza Magnante, dove sono stati scoperti 33 silos "a fiasco" di epoca medievale, scavati nel tufo e utilizzati per la conservazione degli alimenti.
L'acqua dei romani da Traiano a Papa Paolo V dal I-II sec. al Seicento
I Romani erano grandi costruttori di acquedotti e l'acqua del lago di Bracciano rifornisce tuttora, con l'Acquedotto Traiano (II sec. d.C.), i cittadini che abitano sulla sponda destra del Tevere. Raccoglie, presso Manziana, l'acqua dei monti Sabatini, di origine vulcanica e ricchi di sorgenti e torrenti. Quindi passa sul lato orientale per raggiungere Anguillara e Cesano e prosegue lungo la via Braccianese Clodia fino al Gianicolo, dove termina con la Fontana dell'Acqua Paola detta "il Fontanone". Attraversando l'Agro Romano in auto, in treno o bus ne vediamo ancora numerosi tratti, man mano che ci immergiamo in una campagna generosa e piuttosto selvaggia. Profumi di spezie e fiori anche rari, colori e sapori, dai funghi porcini ai galletti, agli asparagi selvatici, ai "ramoracci" e alla cicoria in primavera, alle erbe mediche, accompagnano le nostre passeggiate.
La via principale e Porta MaggioreLa città medievale e rinascimentale
Palazzo Orsini, attuale sede del Comune, si erge con linee pure, rinascimentali, sull'intricata rete di viuzze del borgo di pescatori che s'inerpica sull'unica altura che fronteggia il lago da questo lato. Il Palazzo, per la cui costruzione gli Orsini utilizzarono il preesistente castello degli Anguillara, è decorato da preziosi e interessantissimi affreschi a tema storico e allegorico. Sono della prima metà del Cinquecento ed evocano una sensazione di grande armonia. Ad esso si accede da Porta Maggiore, aperta nella cinta muraria del XIII sec. Nel Rinascimento la cittadina venne fortificata e dotata di un ponte levatoio, con lo stemma in pietra, nell'arco, degli Orsini di Anguillara. L'attuale aspetto è però opera successiva dell'allievo preferito di Michelangelo, Jacopo del Duca, come il disegno dei giardini. L'imponente mastio circolare delle mura, il Torrione, è oggi sede del Museo della Civiltà contadina e delle Tradizioni popolari. Un'atmosfera raccolta è quella che si respira nel complesso conventuale di S. Francesco. L'affresco dell'abside della chiesa a navata unica, attribuito a Lorenzo da Viterbo (pittore del tardo Quattrocento della cerchia di Benozzo Gozzoli e Melozzo da Forlì), testimonia l'identità culturale di questi luoghi, legata alle maggiori correnti artistiche coeve. Sotto la Collegiata (S. Maria Assunta), dove il promontorio forma un angolo si trovava la villa romana probabilmente di Rutilia Polla. La chiesa attuale, costruita nel Cinquecento, fu completamente rimaneggiata due secoli dopo. Ospita l'"Assunzione" di Girolamo Muziano, sull'altare maggiore, e la tavola della "Madonna di Roccamaggiore", che in occasione della festa della Madonna, l'8 settembre, viene trasportata per le vie antiche fino alla chiesa di S. Maria delle Grazie sul lungolago. In quest'ultima, tra le altre opere spiccano l'organo settecentesco e una tela del Cavallucci, raffigurante Cristo sulla croce fra la Maddalena e S. Giovanni. Sulla strada che conduce a Trevignano romano attraverso il comune di Campagnano svetta in mezzo alla campagna la bellissima Torre medievale di Stracciacappa, torre di guardia anch'essa appartenuta alla famiglia degli Anguillara.
Il lago di Bracciano visto dalla chiesa di Santa Maria AssuntaIl lago di Martignano
Lasciando la via Anguillarese per dirigersi verso il lago di Martignano si incontra, all'imbocco di via della Mola Vecchia, la chiesina secentesca della SS. Trinità. Il Parco di Bracciano-Martignano ha qui una nuova sede, proprio all'ingresso della riserva del lago. Il cratere del lago da qui si raggiunge in navetta, con servizio continuativo nel fine settimana. Nelle sue acque si rispecchiano boschi, campi fioriti, prati da pascolo e dolci pendii visitati da uccelli acquatici di ogni specie. Vi è possibile scorgere addirittura il rarissimo fistione turco, oltre alle folaghe, al moriglione, alla pesciaiola. L'unico edificio antistante il lago, il casale, è un raro esempio di architettura rurale antica. Tutto il paesaggio circostante è intatto, con rari appezzamenti coltivati o a pascolo. I romani frequentavano il lago come luogo di villeggiatura e vi attingevano l'acqua utilizzando l'acquedotto Alseatium, costruito da Augusto nel 2 a.C.
MartignanoFeste, manifestazioni, sagre
Oltre alla già citata Festa della Madonna di Roccamaggiore, numerosi eventi tra rassegne cinematografiche, conferenze e mercatini si svolgono nell'ex Consorzio Agrario. Inoltre, tra le feste tradizionali anguillarine, di seguito le più tipiche:
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