Tolfa e Allumiere
Il Comune di Tolfa si trova a circa 70 Km da Roma e 20 Km da Civitavecchia, nella fascia pretirrenica. Sorge sui Monti della Tolfa, colline che non superano i 600 metri sopra il livello del mare.
Il nome potrebbe derivare dalla radice Etrusca Tul, "sollevare", riferito probabilmente alla sua posizione geografica, oppure potrebbe riferirsi al nome longobardo Ulfo.
I primi insediamenti risalgono al neolitico, numerose necropoli testimoniano la presenza degli Etruschi e molte sono anche le tracce lasciate dai Romani durante il loro dominio.
Nel XIII secolo il territorio diventa proprietà della Santa Sede. Nel XIV viene infeudato a Pietro e Ludovico Frangipane, che dotano l'abitato di una cinta muraria. Quindi passa alla Camera Apostolica dopo lunghi contrasti con i Frangipane a causa dei diritti sui giacimenti di alunite, scoperti nel 1462 all'epoca di Pio II, al quale spettarono per 25 anni. Alla scadenza di questo periodo di tempo le miniere furono affittate ad Agostino Chigi, facoltoso banchiere senese. Scoperti i giacimenti a quattro km da Tolfa, si costruisce uno stabilimento per la lavorazione dell'allume e gli alloggi per gli operai che vi lavoravano, dando vita ad Allumiere, un piccolo borgo che nel 1826 diventa Comune autonomo.
Molto ricco, anche se piccolo, è il Museo civico archeologico naturalistico mineralogico. A poca distanza è anche il suggestivo borgo della "Farnesiana", dove gli Olgiati, quali appaltatori dell'impresa dell'allume, avevano fatto costruire per i minatori una chiesa, un mulino e successivamente un piccolo borgo abitato dai frati farnesiani. Nel 1799 Tolfa viene occupata dalle truppe francesi.
Nei secoli i giacimenti del minerale fecero la fortuna di Tolfa. L'allume veniva utilizzato nella concia delle pelli, ma soprattutto venduto alle grandi manifatture fiamminghe per il fissaggio dei colori ed era usato anche dai pittori. Purtroppo con la scoperta dell'allume sintetico, nel 1941 tutto finisce e Allumiere si riduce a una città dormitorio.
Gli asini, sino ad allora utilizzati nelle miniere, vengono incrociati con una razza di Viterbo che dà origine all'asino grigio di Viterbo e Allumiere, utilizzato oggi per il famoso Palio delle Contrade.
Tolfa, borgo
Un paese immerso nella natura
Visitare Tolfa significa immergersi in una natura incontaminata, un paesaggio rimasto intatto in un mondo che al contrario cambia aspetto di continuo. Tolfa si vanta di essere un paese slow, il suo territorio permette ancora oggi l'allevamento della razza maremmana e del cavallo tolfetano, usato dai butteri, cavalieri della Maremma laziale (ne rimangono attualmente una quarantina).
Una rete di percorsi che vanno dal mare sino al lago di Bracciano attraversa le meravigliose faggete depresse. I faggi si trovano generalmente oltre i 1.000 m, ma il particolare microclima di questi luoghi ne permette la crescita ad un'altitudine di 600 m.
Uno dei prodotti artiginali tipici di Tolfa è la borsa detta Catana: fu un soldato francese, Catany, a darle questo nome. La borsa di Tolfa è diventata di moda dagli anni '60, ma in origine era utilizzata dai contadini per portare lardo e pane quando andavano al lavoro nei campi.
L'acquacotta è il piatto tipico, una zuppa fatta di erbe a cui si aggiungono pane e lardo battuto, particolarmente buona perché si cucina esclusivamente con erbe di stagione.
Tolfa, la tradizionale borsa Catana e il piatto tipico Acquacotta
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