A pochi km da Viterbo arriviamo a Bagnaia. Di fronte alla cittadina antica, tra le case, una via retta ci conduce a Villa Lante, il cui giardino sarà prototipo di tutti i giardini rinascimentali italiani ed europei. Prima di entrare nel giardino privato della villa diamo uno sguardo al parco pubblico, concepito come giardino all'inglese: finto spontaneo, con viali e scorci progettati ad hoc. Qui si trova il Casino di caccia, o Barco, dove è stato ospitato il principe Carlo d'Inghilterra con la sua scuola di architettura. Entrando dalla Porta Rossa ci si ritrova nel giardino rinascimentale terrazzato, con i tipici parterre al cui centro è la splendida ed elaborata fontana dei Quattro mori.
Dall'ingresso originario oltre la fontana si gode la vista prospettica delle terrazze, che coprono un dislivello di 16 metri. Il progetto dei 4 ettari di giardino si deve al Vignola, l'architetto più richiesto presso le famiglie nobili del Lazio. Simmetricamente alla salita dalla prima terrazza sono poste due residenze: a destra quella del cardinal Gambara, che diede inizio al progetto, a sinistra quella commissionata dal cardinal Montalto, con le vedute prospettiche del Tassi al pianterreno.
La varietà di piante da fiore qui presenti permette la rotazione delle fioriture nel corso dell'anno. Accompagnano la nostra passeggiata alberi plurisecolari: vecchi lecci, storiche camelie, rari platani orientali nei cui tronchi si può entrare e grandi ippocastani che, con le loro folte fronde, proteggevano la lunghissima tavola dei banchetti al centro della quale scorreva l'acqua. Risalendo tra statue, fontane e catene d'acqua arriviamo fino alla fontana del Diluvio universale, che ricorda un'epoca d'oro in cui l'uomo viveva delle grazie della natura più che del sudore della sua fronte.
Il 29 maggio 1970 a Villa Lante si svolse un importante evento storico: la riunione di sei ministri degli Esteri europei per il processo di unificazione.
Feste e sagre
16 gennaio, Festa del Fuoco Sacro di Sant'Antonio un grande falò nella piazza principale accompagnato da balli e spettacoli musicali. Prima di dare inizio allo spettacolare Fuoco Sacro all'interno del borgo viene fatto sfilare un corteo storico che percorre tutta la parte più antica del paese. Nei giorni che seguono e quelli che precedono la festa vera e propria, vengono organizzati giochi popolari e viene distribuita una cioccolata calda con i tipici biscotti cavallucci.
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